La Spettroscopia è un metodo di analisi utilizzato come tecnologia non distruttiva per la selezione on-line.
Si avvale degli intervalli dello spettro elettromagnetico, dal visibile (Vis) all’infrarosso ad onde corte (SWIR), ovvero 400-2500 nm e può essere combinata con altre tecniche d’indagine, come la micro-fluorescenza a raggi X.
Lo scopo principale di quest’applicazione è ottenere una risposta immediata per il controllo qualità e/o per la tipologia di trattamento da utilizzare per le materie prime.
In questo caso, le tecniche spettroscopiche supportate da indagini chemiometriche servono ad ottenere le informazioni necessarie alla caratterizzazione delle materie prime e dei prodotti agroalimentari. Le tecniche basate sull’Hyper Spectral Imaging (HSI), ad esempio, si presentano molto versatili e scalabili per le operazioni di controllo qualità e la classificazione on-line: tra queste figurano la tecnologia di sensing per le macchine selezionatrici, per le materie prime, e per i prodotti agrifood, andando così a meglio definire le differenti tipologie di materiali.
In aggiunta, l’utilizzo della spettroscopia comporta dei benefici rispetto ai metodi tradizionali, tra cui la riduzione dei costi e della dimensione della strumentazione, maggior velocità di analisi che risulta non distruttiva e non invasiva anche in situ, ottenimento di risultati multiparametrici, etc.
Come definito nel regolamento UNI EN ISO 8402:1995, il termine qualità indica l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o servizio che si riferiscono alla sua capacità di soddisfare bisogni espliciti o impliciti, e nella sua versione più aggiornata, tale definizione passa a: il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005).
La definizione univoca del concetto di qualità relativo ai prodotti agrifood è di difficile applicazione perché differisce in base ai diversi player delle filiere produttive e quindi i relativi criteri di qualità ed accettabilità del prodotto.
Un esempio dell’implementazione di queste pratiche è rintracciabile nell’espansione dell’utilizzo di analisi qualitative del settore dei surgelati mediante spettrofotometria puntuale. Per venire incontro ai bisogni dei consumatori, tra cui facilità di consumo e regimi alimentari, il mercato mondiale dei surgelati è, infatti, in continua crescita. Bisogna garantire la qualità del prodotto attraverso un accurato insieme di analisi chimico-fisiche che portino a risultati disponibili nell’immediato.
Questo comporta un impatto notevole in termini economici sulle aziende produttrici: sono sempre più quelle che nel settore dei surgelati iniziano ad utilizzare metodi basati sulla spettroscopia combinata a metodologie tipiche della chemiometria multivariata che consente rapidità di analisi e misura simultanea di diversi parametri.